APA e l'Ambiente
PVC: angelo o demone?
Dicembre 2, 2021

PVC: ANGELO O DEMONE?

Sempre più spesso si sente demonizzare Il PVC come un materiale nemico dell’ambiente e dannoso per la salute. Tanti materiali riportano la dicitura PVC FREE e con questa etichetta vengono pubblicizzati o proposti come alternative GREEN ovvero rispettose dell’ambiente e salutari per l’uomo.

Ma se davvero il PVC è dannoso per la salute perché in campo medicale i cateteri e le sacche del sangue sono prevalentemente composte con questo polimero?

La plastica, in senso lato, comprende numerosi materiali oltre al PVC, tra i quali il polipropilene (PP), il politene (PE), il poliestere (PET), il polistirene (PS).
Abbiamo a cuore la natura e il futuro del nostro Pianeta e siamo tutti d’accordo che dobbiamo impegnarci per diminuire l’utilizzo di plastiche in generale. Ma perché allora questo accanimento nei riguardi, soprattutto, del PVC?

 

IMPARIAMO A CONOSCERLO

Sicuro, resistente, stabile e inerte: il PVC (o polivinilcloruro) è la plastica che consuma meno materie prime fossili, ricavato dal sale comune per il 57% e solo per il 43% da risorse non rinnovabili [1].

È sicuramente una delle materie plastiche più utilizzata al mondo trovando impiego nei settori più vari: edilizia, automotive, confezionamento e packaging, arredi e forniture, abbigliamento, alimentare, sportivo, medicale. Viene impiegato per la fabbricazione di manufatti sia morbidi che rigidi: dalle tubazioni per il trasporto di acqua potabile ai serramenti, dal rivestimento di cavi elettrici ai contenitori ad uso alimentari, solo per citare alcuni esempi di utilizzo.

Visto il largo utilizzo, il PVC è senza alcun dubbio uno dei prodotti più studiati e conosciuti dal punto di vista tecnico-industriale, scientifico e ambientale grazie ai numerosi studi sviluppati sia a livello nazionale che a livello internazionale.

Questi hanno dimostrato alcune particolarità possedute dal PVC tale per cui, ad oggi, sostituire il PVC con altri materiali non risulta ancora così semplice. Ma quali sono le proprietà che rendono il PVC un materiale così unico e affidabile?

• RESISTENTE: i prodotti in PVC sono resistenti alla degradazione. Spesso materiali con lunghi tempi di degradazione vengono associati ad un maggior impatto negativo sull’ambiente. Ma è veramente così? Prendiamo come esempio il vetro: ha un tempo di degradazione maggiore di 4000 anni eppure è il materiale sostenibile per eccellenza. Il motivo risiede quindi nelle modalità di utilizzo e nella sua gestione una volta esaurita la sua funzione.
I manufatti in PVC, una volta esaurita la propria funzione e se gestiti come previsto dai regolamenti nazionali (es. raccolta differenziata) avranno un impatto equivalente, se non inferiore, a quello di materiali alternativi. [2]
La resistenza alla degradazione porta quindi ad una riduzione della domanda di acquisto e ad una conseguente riduzione del consumo di materie prime e risorse naturali.

• INALTERABILE: Il PVC è una molecola molto stabile e si decompone difficilmente in modo naturale fino a diventare microplastica.
Le microplastiche sono minuscoli pezzi, solitamente inferiori ai 5 millimetri, che si formano principalmente in seguito al disgregarsi e deteriorarsi di pezzi di plastica più grandi [3]. L’inquinamento da microplastiche è una delle minacce ambientali emergenti in tutto il mondo e argomento di intense attività di ricerca. Da alcuni recenti studi [4], promossi dal Consiglio Superiore per la Ricerca Scientifica spagnolo e Università internazionali, appare evidente come anche il Mar Mediterraneo sia uno dei principali teatri nel quale si evidenzi tale fenomeno. Dagli studi condotti è emerso che, sebbene il PVC sia presente tra le tipologie di microplastiche trovate nelle acque indagate, la maggior parte è rappresentata da polietilene, polipropilene, poliestere e polistirene. In uno studio più recente [5], condotto nel 2021 nel mar Egeo, si vede esplicitamente come il PVC rappresenti una percentuale decisamente minima delle microplastiche rilevate in tutti e tre i siti interessati dal campionamento, come mostrato dalla seg. figura:

• RESISTENTE AL FUOCO E AUTOESTINGUENTE: per quanto riguarda la performance al fuoco, il PVC è un materiale difficilmente infiammabile e di natura autoestinguente, caratterizzato da un basso calore di combustione rispetto ai materiali alternativi. Il rilascio di fumo dalla combustione del PVC non è più tossico di quello di qualsiasi altro materiale a base di carbonio, come ad esempio il legno. Il cloruro di idrogeno (HCl) contenuto nel fumo è altamente irritante e fornisce un segnale immediato dell’incendio fungendo da allarme di fuga anche per persone sorprese nel sonno. Durante un incendio il PVC non produce gocce fuse o scintille che contribuirebbero alla sua propagazione ma si carbonizza, creando così uno strato di protezione contro la propagazione della fiamma [6].

Ma, in caso di un incendio di manufatti in PVC, vengono emesse diossine?
Si, la combustione del PVC può formare diossine che però vengono assorbite dalle particelle di fuliggine contenute nei gas del fumo. Effetti acuti o cronici sulla salute causati delle diossine generate sono quindi ridotti al minimo. Molte altre sostanze cancerogene sono emesse durante un incendio, come gli idrocarburi policiclici aromatici (PAH) e le particelle sottili, che presentano un rischio molto più alto delle diossine. [7]

• RICICLABILE: il PVC ha un netto vantaggio rispetto ad altri materiali, essendo infatti un materiale che può essere ripetutamente riciclato, anche più di 8 volte [8]. La motivazione risiede nella sua struttura che durante il processo di riciclo non riduce le sue dimensioni mantenendo le caratteristiche prestazionali. È stato calcolato che con il PVC riciclato e possibile ottenere un risparmio di CO2 fino al 92% e la quantità di energia necessaria alla rigenerazione è ridotta dal 45% al 90% rispetto alla produzione di PVC “nuovo” [9].

• CONVERTIBILE: Anche il PVC poliaccoppiato può rientrare nel processo di termovalorizzazione, sostituendosi ai combustibili fossili con conseguente generazione di energia elettrica.

A tal proposito, sarebbe opportuno sfatare alcuni luoghi comuni che troppo spesso vengono citati quando si parla di incenerimento di materie plastiche.
Il termine incenerimento viene spesso associato ad una incontrollata emissione di diossine e sostanze sconosciute e dannose in atmosfera. Questo poteva valere negli anni Ottanta quando tali prodotti di combustione furono rilevati nell’inceneritore di Amsterdam, causando giustamente il blocco degli inceneritori di tutta Europa.
Oggi, la legislazione Europea e Nazionale riguardante le emissioni in atmosfera fissa dei limiti estremamente rigorosi per ogni sostanza ed i moderni impianti sono gestiti in modo da rimanere ben al di sotto di questi valori. A mero titolo di esempio, è stato calcolato che, a livello di emissioni globali, quattro termovalorizzatori, funzionanti a pieno regime e costruiti rispettando le recenti normative, produrrebbero complessivamente emissioni di monossido di carbonio (espresse in kg/ora) pari a quelle prodotte da 9 ciclomotori a parità di periodo di funzionamento [10].

• STAMPABILE: Il PVC è perfettamente stampabile con la maggior parte delle tecnologie di stampa digitale, serigrafica e rotocalco e non necessita di applicare trattamenti superficiali che promuovano l’ancoraggio dell’inchiostro.

 

APA, IL PVC e L’AMBIENTE

Il PVC ad oggi si è dimostrato il materiale più versatile in grado di soddisfare e combinare tutte le caratteristiche a cui i film autoadesivi devono rispondere.
Al fine di garantire un prodotto sicuro al consumatore, APA si impegna a certificare la conformità dei suoi prodotti a tutti i requisiti stabiliti dalla normativa europea REACH e ROHS.
In particolare, tutti i composti chimici utilizzati, i plastificanti, i pigmenti e gli additivi rispondono alle normative europee sulle sostanze chimiche ed APA assicura la totale assenza di metalli pesanti quali cadmio, piombo e cromo. Molti prodotti APA, a seguito di test condotti da laboratori accreditati, sono inoltre certificati sotto il profilo della resistenza al fuoco.

APA si avvale ed è alla continua ricerca delle migliori soluzioni tecniche per minimizzare l’impatto del proprio processo produttivo nei riguardi dell’ambiente, in particolare focalizzandosi sulle emissioni di CO2.
In collaborazione con PVC forum Italia e VinylPlus, inoltre, APA si impegna a gestire il PVC in maniera responsabile, studiando soluzioni sempre più all’avanguardia e nel rispetto dell’ambiente che ci circonda.

Dal 2021 APA ha avviato una partnership con un’importante realtà che si occupa di recuperare e riciclare completamente i film di PVC di scarto. Nell’ambito dello smaltimento degli scarti non riciclabili, questi vengono affidati a fornitori selezionati che si avvalgono di impianti di termovalorizzazione di ultima generazione, consentendo la produzione di energia con basse emissioni e sostituendosi ai classici combustibili fossili, favorendo nel contempo la riduzione dell’utilizzo delle discariche per la dismissione di rifiuti.

Bibliografia
[1] PVC Forum, Regia, Il PVC, un materiale efficiente e sostenibile. [Film].
[2] C. Ciotti, «Termovalorizzazione del PVC: non è un problema,» La Chimica & l’Industria, Maggio 2012.
[3] Parlamento Europeo, «Microplastiche: origini, effetti e soluzioni,» 22 11 2018. [Online]. Available:https://www.europarl.europa.eu/news/it/headlines/society/20181116STO19217/microplastiche-origini-effetti-e-soluzioni.
[4] V. S. S. C. Shivika Sharma, «Microplastics in the Mediterranean Sea: Sources, Pollution Intensity, Sea Health, and RegulatoryPolicies,» Frontiers in Marine Science, May 2021.
[5] C. Z. F. G. C. G. Argyro Adamopoulou, «Distribution Patterns of Floating Microplastics in Open and Coastal Waters of the Eastern Mediterranean Sea (Ionian, Aegean, and Levantine Seas),» Frontiers in Marine Science, September 2021.
[6] PVC Forum Italia, «Il comportamento al fuoco dei materiali da costruzione, focus sul PVC,» [Online].
[7] Centro di informazioni sul PVC, Il PVC: Impariamo a conoscerlo.
[8] C. Ciotti, «VINYLPLUS E IL RICICLO DEL PVC:obiettivi, risultati, problemi, innovazione,» La Chimica e l’Industria, 2014.
[9] PVC Forum Italia, «IL PVC: Storia, produzione, trasformazione, mercato e sostenibilità attuale e futura».
[10] Federchimica/PlasticsEurope Italia, «Plastica e recupero energetico,» Chimica & Materie plastiche, Ottobre 2007.

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